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La Lega non rinuncia alla sua battaglia: “In arrivo emendamento sul terzo mandato”

La Lega non rinuncia alla sua battaglia: “In arrivo emendamento sul terzo mandato”

La Lega non vuole mollare. E torna alla carica sul terzo mandato pronta a presentare un emendamento per superare il limite di due mandati per i presidenti di Regione.

Solo quattro giorni fa il discorso sembrava chiuso. Almeno per Fratelli d’Italia e Forza Italia. “Non è parte del programma dell'esecutivo e, peraltro - come rilevano i sondaggi - trova contrari gli italiani. Per questo motivo, per Forza Italia, oggi, si mette fine alla discussione sul terzo mandato”, aveva sentenziato Paolo Barelli, presidente dei deputati. E così le Lega sembrava avesse rinunciato, una volta per tutte, al terzo mandato per i governatori. Ma non è così. La proposta di modifica sul terzo mandato (che se dovesse passare potrebbe rimettere in pista, tra l'altro, Luca Zaia in Veneto) dovrebbe essere depositata già oggi in Senato dove in commissione Affari costituzionali è in discussione in sede redigente un disegno di legge sui consiglieri regionali. La scadenza degli emendamenti era stata rinviata di una settimana ed è fissata alle 14 di oggi.

L'emendamento, secondo quanto riferito da fonti parlamentari, dovrebbe essere ripresentato nella stessa formula con cui già la Lega aveva provato, senza successo, a introdurre il terzo mandato in passato. Anche oggi, nonostante l'apertura di FdI delle scorse settimane, c'è consapevolezza della difficoltà di vedere approvata la proposta, data la netta contrarietà di Forza Italia, ma il partito di Matteo Salvini vuole dimostrare di non avere "rinunciato a questa battaglia", fino all'ultimo.

"L'emendamento sul terzo mandato? Confermo che lo presenteremo", ha detto alla Dire, il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo confermando le voci secondo cui, nonostante il mancato accordo tra la maggioranza, il partito è determinato ad andare avanti sul terzo mandato dei governatori, presentando un emendamento in commissione affari costituzionali di palazzo Madama, al ddl assessori regionali.

Zaia non si espone. "Non ne so nulla, ne prendo atto, non sto seguendo questa partita. Dopodiché il Parlamento è sempre sovrano e vedremo cosa accadrà", taglia corto il presidente del Veneto.

Replica il Pd. "Apprendiamo che la Lega intenderebbe presentare un emendamento per consentire a Zaia e ai presidenti di Regione la possibilità di un terzo mandato (che per Zaia sarebbe di fatto il quarto). È una provocazione che a nostro avviso dovrebbe essere dichiarata inammissibile – dichiarano i senatori dem in commissione Affari Costituzionali Andrea Giorgis, Dario Parrini, Valeria Valente e Marco Meloni – In ogni caso vogliamo credere che la stessa commissione saprà fin da subito respingere. Noi, se si dovesse arrivare al voto, ribadiremo le ragioni della nostra contrarietà".

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